lunedì 3 novembre 2008

Assemblea generale a Scienze della Comunicazione

MACERATA - Più di 500 tra studenti, ricercatori, docenti e lavoratori precari erano presenti all'assemblea generale dell'ateneo maceratese contro la legge 133 e il dl gelmini.

L'assemblea prevista all'aula 5 di Giurisprudenza, per l'enorme partecipazione, si è trasformata in un primo momento di grande mobilitazione che ha invaso le strade della città occupando l'atrio di Scienze della Comunicazione al grido: "Non paghiamo noi la vostra crisi!" e "Ribellarsi è giusto, noi non abbiamo paura".
Una risposta determinata alle farneticanti dichiarazioni del presidente del Consiglio Berlusconi e del ministro Gelmini.


Presenti anche gli studenti delle scuole superiori in agitazione, a testimoniare lo straordinario movimento che coinvolge trasversalmente persone di ogni età nell'opporsi alla legge 133 e nell'immaginare e costruire un'altra università, un'altra scuola possibile.

L'assemblea ha sancito l'inizio di una mobilitazione permanente anche a Macerata che possa esprimersi nelle più varie forme possibili, con il primo obiettivo comune di pretendere dal rettore e dai presidi di facoltà una presa di posizione chiara dell'ateneo maceratese:
1 - per l'abrogazione degli articoli della legge 133 riguardanti la ricerca e la formazione
2 - contro ogni conseguente ipotesi di aumento delle tasse
3 - per stimolare e promuovere percorsi di autoformazione riconosciuti da crediti formativi che inizino la costruzione di un'altra università possibile basata sull'autonomia e la libertà della ricerca e della formazione
4 - per generalizzare il blocco della didattica a partire dai provvedimenti già assunti dalle Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza per la giornata di mercoledì 29 ottobre
5 - per garantire lo svolgimento in ogni facoltà di assemblee di autoformazione sui temi della ricerca

Per questo l'assemblea ha dato appuntamento per martedì 28 ottobre alle 15 di fronte al rettorato dove è previsto il Senato Accademico per un sit-in che faccia sentire chiaramente le richieste avanzate.
In base alle decisioni dell'Ateneo i partecipanti al sit-in decideranno poi insieme le prossime iniziative.

L'assemblea ha anche raccolto e rilanciato l'appello "L'onda anomala non si fermerà" delle facoltà occupate della Sapienza di Roma per costruire dal basso le due giornate di mobilitazione nazionale: quella del 7 novembre con manifestazioni dislocate in tutte le città e la grande manifestazione nazionale del mondo della formazione, dall'università alla scuola, a Roma per venerdì 14 novembre.

Nessun commento: