domenica 30 novembre 2008

Next week...


Verso la generalizzazione dello sciopero del 12 dicembre, in preparazione della Notte dell'Onda del 9/12 presso la Facoltà di Filosofia:

- Martedì 2 dicembre ore 18:00 RIUNIONE Movimento No133 - AULA G di Lettere C.so Cavour Palazzo Ugolini
- Mercoledì 3 dicembre ore 15 Aula G Lettere (Palazzo Ugolini) Lezione aperta della prof.ssa Perri: "Approccio Critico alla storia"
- Giovedì 4 dicembre ore 12:30 Aula 9 Scienze della Formazione Lezione aperta del prof. Simeoni: "Dl 133 e 137 Modelli educativi di riferimento e confronto con la pedagogia"

da youtube, "Non ho tempo e serve tempo. Il tempo dell'Onda è il tempo della libertà"
L'intervento dell'Onda Anomala maceratese al concerto di Daniele Sepe giovedì 27 novembre all'interno della rassegna teatrale "Non ho tempo e serve tempo"

venerdì 28 novembre 2008

L'onda anomala "si compra" l'ateneo maceratese. Il video

Rassegna stampa occupazione rettorato - L'onda maceratese dilaga nel web

Ansa nazionale
Repubblica.it
Resto del Carlino
AGI
GoMarche
GlobalProject (con galleria fotografica!)
UNIRIOT (cronaca della giornata nazionale)

OCCUPATO IL RETTORATO
NO ALLA 133! NO AI TAGLI DEL RETTORE SANI! LA "FONDAZIONE ONDA ANOMALA" SI COMPRA L'UNIVERSITA'














- La galleria fotografica

Occupazione del rettorato da parte degli studenti e precari del Movimento No 133, nella giornata di mobilitazione nazionale dell'Onda Anomala.
Contrastando la politica dei tagli (ben il 30%) annunciata dal Rettore Roberto Sani, "latitante" da oltre un mese e ormai complice dello smantellamento dell'università previsto dalla legge 133, l'Onda Anomala si è simbolicamente costituita in Fondazione e ha "comprato" l'ateneo maceratese.

In delegazione ufficiale, smoking e 24 ore piena di banconote "Sani - One baron", la Fondazione Onda Anomala "ha presentato una proposta che non può rifiutare chi da subito ha sostenuto il disegno di aziendalizzazione dell’università pubblica. La Fondazione Onda Anomala “si compra” l’Università e la riconsegna come bene comune a tutti i soggetti che vivono, producono e condividono i saperi nei nostri territori".
Dagli uffici del rettore Sani è stato srotolato uno striscione di 8 metri che recita "La pagate voi la vostra crisi! Reddito per tutti! Onda Anomala verso il 12 dicembre", mentre gli studenti e precari uscivano dal Rettorato al grido di "Noi la crisi non la paghiamo!".

L'azione è parte del percorso di mobilitazione dell'Onda Anomala marchigiana verso la generalizzazione dello sciopero del 12 dicembre.

Comunicato stampa

Abbiamo preso per parola il nostro Magnifico Rettore, che l’11 novembre scorso sulle pagine del Resto del Carlino, mentre l’Onda si preparava a travolgere Roma, si dichiarava pronto ad applicare la legge 133, a tagliare del 30% tutti i capitoli di spesa, annunciando già di aver dato mandato ai suoi uffici di stilare il bilancio, senza consultare praticamente nessuno.


Più realisti del re, abbiamo pensato anche noi di “anticipare il futuro”, battendo il Rettore sul tempo. L’immaginazione creativa e l’intelligenza collettiva hanno dato vita a un progetto ambizioso, costituendo un’organizzazione di scopo, a capitale interamente “sociale”, un capitale fatto dei corpi e delle menti di studenti e precari di questa città: la Fondazione Onda Anomala.


Questa mattina, in delegazione ufficiale, la Fondazione Onda Anomala si presenta negli uffici del Rettore, offrendo una proposta che non può rifiutare chi da subito ha sostenuto il disegno di smantellamento e aziendalizzazione dell’università pubblica: comprare l’Università di Macerata. Pagando cash, soldi “Sani” alla mano, in tempi di scarsa liquidità e volatilità finanziaria.

La Fondazione Onda Anomala “si compra” l’Università.
Si compra l’università e la riconsegna come bene comune a tutti i soggetti che vivono, producono e condividono i saperi nei nostri territori.


Per il ritiro immediato e definitivo delle leggi 133 e 137, sabotandole dall’interno e disobbedendo alla loro applicazione.
Per smascherare la retorica dell’ateneo virtuoso, quando la realtà universitaria maceratese parla di una gestione piegata alle speculazioni immobiliari e incapace di investire risorse per un sistema dignitoso di strutture e servizi.
Per scongiurare le pesanti conseguenze dei tagli annunciati dal Rettore Sani a “fondi per Dipartimenti, ricerca, servizi per gli studenti, didattica, le spese vive”.


Per riprendere nelle nostre mani il futuro dell’università, inaugurandone l’autoriforma dal basso, un percorso comune di autoformazione e costruzione condivisa di didattica e ricerca, liberando il tempo della formazione dal meccanismo dei debiti/crediti e dal disciplinamento del 3+2.


Per riappropriarci del diritto a scegliere, rivendicando che non ci può rappresentare nessuno: l’università siamo noi che la viviamo ogni giorno, noi che produciamo la ricchezza sociale dei nostri territori. Per reclamare reddito, servizi gratuiti, accesso libero alla cultura contro la precarizzazione delle nostre vite nelle forme degli stages e dei tirocini, del lavoro nero della ricerca.
Per generalizzare e estendere la mobilitazione sociale verso lo sciopero generale del 12 dicembre.

NON PAGHIAMO NOI LA VOSTRA CRISI, PAGATELA VOI!


Movimento No 133 – Macerata

no133macerata.blogspot.com

giovedì 27 novembre 2008

Oggi....
























Alcuni link e materiali utili alla presentazione dell'incontro:
http://www.uniriot.org/downloads/welfare_f.doc (Note per una riforma dal basso su welfare e formazione di Andrea Fumagalli)
http://www.bin-italia.org/ (Associazione italiana per il reddito garantito)
http://www.glomeda.org/documenti.php?id=535 (Speciale sulla proposta di legge regionale marchigiana sul diritto al reddito sociale)

MOVIMENTO NO133 - MACERATA

dal blog del movimento, mobilitazioni per il diritto al reddito diretto e indiretto
( http://no133macerata.blogspot.com )
:

Non ho tempo e serve tempo!
Il sapere non ha prezzo! L'Onda autoriduce il costo della cultura
Sciopero del biglietto! L'Onda verso la generalizzazione dello sciopero del 12/12

mercoledì 26 novembre 2008

Non ho tempo e serve tempo!

Per la rassegna teatrale "Non ho tempo e serve tempo", l'Onda anomala maceratese in collaborazione con gli organizzatori ha messo a disposizione biglietti auto-ridotti per studenti e precari. Un'iniziativa per promuovere l'accesso il più possibile libero e garantito alla cultura, in un momento in cui la crisi finanziaria ed economica generata da banche e governi viene scaricata sui cittadini, tagliando sulla formazione, sui servizi e sul diritto a vivere una vita dignitosa.
In occasione della tre giorni di manifestazioni, il Movimento No133 di Macerata ha scritto una sua riflessione sulla riappropriazione del tempo e sul movimento. Un'altra goccia nel mare, un altro piccolo ma importante contributo verso il 12/12.

Non ho tempo e serve tempo!

Il tempo dell’Onda è il tempo della libertà


"Oh gentiluomini, la vita è breve... Se viviamo, viviamo per camminare sulla testa dei re."

William Shakespeare


Non ho tempo e serve tempo. Il tempo di cui ci vogliamo riappropriare, quello della nostra vita e del nostro futuro, libero dalla disciplina e dal controllo, dalla fame di competizione, dai punti e dai crediti, dal dominio e dalla sopraffazione.

“Produci, consuma, crepa” dicevano i CCCP. 8 ore per lavorare, 8 per dormire, 8 per riposare, se tutto andava bene. Il tempo del povero Charlot dei Tempi moderni, un tempo contro cui altre generazioni hanno lottato, rompendo le catene della fabbrica con i propri corpi ed il desiderio di riappropriarsi del proprio destino e della propria libertà.


Viviamo oggi un altro tempo, altri meccanismi di cattura agiscono sulle nostre vite.

Precari, ci chiamano, perfino bamboccioni, fannulloni, mammoni. Mentre la vita viene messa completamente a lavoro, 24 ore su 24. Rubandoci lo spazio ed il tempo delle nostre vite, la nostra capacità di produrre sapere. Brevetti e copyright, stages e tirocini gratuiti, nuove schiavitù a cui scaricare il peso di una crisi che solo loro hanno creato, con i loro profitti sporchi, i loro imbrogli, la loro guerra all’intelligenza comune. Distruggendo l’Università, 133 coltellate alla libertà e all’autonomia della ricerca e della formazione! Debiti e crediti, proprio come in banca.

Un mutuo da pagare ed una vita il cui tempo per 40 anni è già stato scandito, delineato dal ricatto e dalla paura di non avere una casa, un lavoro, in poche parole un futuro.

Lo stesso futuro per cui ogni giorno muoiono centinaia di esseri umani in fuga dai paesi in guerra.

Il tempo della guerra è quello della morte. Dei 18 mesi rinchiusi in un CPT, in un vero e proprio lager senza aver commesso alcun tipo di reato. Ma oggi è anche il tempo della crisi che si apre di fronte a noi, in cui nulla è ancora deciso né dato per scontato.


Perché un’Onda si è sollevata forte in queste ultime settimane, e si è fatta marea.

Un’Onda che parla di un altro tempo: tempo dell’esodo da una vita scandita minuto per minuto dagli orologi del potere, dalle lezioni e dagli esami, dai crediti e dai debiti.

Un’Onda libera ed irrappresentabile, temuta dai governi e dai baroni, che ha saputo sconfiggere il pessimismo e la desolazione, riportandoci nel tempo della speranza e della trasformazione, stravolgendo le regole che ci davano per inermi, sconfitti dall’arroganza del dominio.

Un tempo che ha saputo aprire un nuovo spazio politico enorme, finalmente senza bandiere e rimpianti verso il passato, in cui l’Onda di giorno in giorno dilaga e costruisce le nuove istituzioni del comune che spazzano via i relitti della vecchia politica. Autoriforma è la nostra sfida per l’Università, a partire dal ritiro delle leggi 133 e 137, per aprire percorsi concreti di conflitto e di elaborazione di un altro modo possibile di produrre il sapere, fuori dalle logiche del mercato e dello Stato.

Per una ricerca ed una formazione libere dal lavoro nero degli stages e dei tirocini, libere dal ricatto degli esami e dal rapporto verticale tra docente e studente.


Proprio come il mare erode la terra, così noi ci vogliamo riprendere la ricchezza che produciamo e che ogni giorno ci viene estorta per costruire le loro grandi opere, le loro basi di guerra, le loro centrali nucleari e le loro discariche, per farci pagare la loro crisi. E quindi reclamiamo reddito, servizi gratuiti e garantiti, accesso libero alla cultura, ai teatri, al cinema, alla musica e ai beni comuni. Siamo fatti d’acqua, e non accetteremo mai che qualcuno la privatizzi in nome della propria sete di denaro e di potere. Che la crisi la paghino le banche e le imprese, i governi e i baroni!

Siamo in cammino verso un futuro che parla il linguaggio comune della molteplicità, delle differenze e della vera democrazia. Quella che dal basso resiste ad ogni privatizzazione e ad ogni provocazione, quella che lotta per un futuro tutto da scrivere che non è mai utopia ma costruzione comune del presente.


Non abbiamo tempo e ci serve tempo! Il tempo della trasformazione e del cambiamento, di un movimento autonomo, potente e libero che come una mareggiata li travolgerà.


Non pagheremo noi la loro crisi, che la paghino loro! Perché il nostro tempo - il tempo della libertà, dell’indipendenza e dell’autonomia - è qui e comincia adesso.


martedì 25 novembre 2008

Sciopero del biglietto! L'Onda verso la generalizzazione dello sciopero del 12/12

Stamattina gli studenti e precari dell’Onda Anomala maceratese hanno praticato lo sciopero del biglietto per la rivendicazione di reddito e servizi gratuiti.

Occupata la linea-bus che dalla sede esterna di Scienze della Formazione arriva nel centro cittadino: "Non la paghiamo noi la vostra crisi" recitavano le fiancate dell’autobus coperte da striscioni e cartelli.
Un servizio, quello del trasporto, che ogni giorno studenti e precari sono costretti a pagare a causa dei tagli ai servizi e del trasferimento alle sedi distaccate dei complessi universitari.

L’iniziativa di oggi apre anche nelle Marche il percorso di mobilitazione per estendere e generalizzare a tutta la società lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre.

"Oggi l’Onda si riprende il diritto alla mobilità praticando lo sciopero del biglietto. Gli spostamenti in bus o in treno necessari per raggiungere i luoghi di produzione del sapere e della ricchezza sociale che quotidianamente produciamo, sono uno dei tanti servizi che ogni giorno vengono fatti gravare sulle nostre spalle invece di essere garantiti e gratuiti. ( LEGGI IL VOLANTINO DISTRIBUITO )

- Qui le FOTO dell'azione

lunedì 24 novembre 2008

IL SAPERE NON HA PREZZO! L’ONDA AUTORIDUCE IL “COSTO” DELLA CULTURA

L'Onda Anomala maceratese, in collaborazione con gli organizzatori del festival "Non ho tempo e serve tempo", mette a disposizione di studenti e precari biglietti a metà prezzo per lo spettacolo di martedì 25 novembre alle 21 di Pippo Del Bono "Racconti di giugno" al Teatro Lauro Rossi.

Lunedì 24 novembre dalle 16 alle 20 presso l'aula 5 trasparente di via Don Minzoni si potranno prenotare i biglietti dell'Onda a 6 euro (invece dei 12 del costo intero del biglietto).
Un'iniziativa per promuovere l'accesso il più possibile libero e garantito alla cultura, in un momento in cui la crisi finanziaria ed economica generata da banche e governi viene scaricata su studenti e precari, tagliando sulla formazione, sui servizi e sul diritto a vivere una vita dignitosa.

"Non paghiamo noi la vostra crisi!", e lo gridiamo insieme a tutta la città intrecciando percorsi con chi produce sapere libero nei nostri territori, organizzando dal basso un'altro modo possibile di usufruire di servizi e cultura fuori da privatizzazioni e mercificazioni.
Perché è vero che "non abbiamo tempo e ci serve tempo": un tempo di trasformazione e di cambiamento. Il tempo dell'Onda che è anche il tempo della libertà, un tempo di cui ci vogliamo riappropriare, quello della nostra vita e del nostro futuro, libero dalla disciplina e dal controllo, dalla fame di competizione, dai debiti e dai crediti, dal dominio e dalla sopraffazione.
Non pagheremo noi la loro crisi, che la paghino loro. Perché il nostro tempo - il tempo della libertà, dell´indipendenza e dell´autonomia - è qui e comincia adesso.

Movimento No 133 – Macerata

Un report dei tre giorni romani

Da Benedetta dell'Onda maceratese, un report dei 3 giorni romani.

Dopo la manifestazione di venerdi 14 gli studenti universitari di tutta Italia sono stati invitati a rimanere alla Sapienza per 2 giorni di assemblee nazionali e workshop, per scambiarsi esperienze e sensibilizzarsi gli uni gli altri. Ed è a questo invito che in migliaia hanno risposto ed il risultato è stato meraviglioso.

( Continua a leggere qui )

sabato 22 novembre 2008

Solidarietà agli studenti della Sapienza denunciati. Non abbiamo paura!

Gravissimo! 15 universitari della Sapienza sono stati denunciati per i fatti di Piazza Navona. Le accuse sono adunata sediziosa, rissa e lesioni. Leggi su Uniriot.org


Il comunicato di solidarietà da Macerata


Esprimiamo la massima solidarietà agli studenti e alle studentesse della Sapienza colpiti oggi dai gravissimi provvedimenti della magistratura.
Le denunce per adunata sediziosa, rissa e lesioni rappresentano il tentativo di legittimare per via giudiziaria la campagna di intimidazione contro il movimento studentesco.
Una campagna di criminalizzazione che la potenza e la determinazione dell'Onda ha già fatto naufragare, smascherando le false ricostruzioni del governo.
Il 29 ottobre a Piazza Navona c'è stata un'aggressione squadrista contro gli studenti da parte di una sparuta banda neofascista. Un'aggressione respinta dalla capacità collettiva di autodifesa del movimento.
Questa è la verità dei fatti che nessun tribunale potrà mai riscrivere.
Questa è la verità che risuona in tutte le piazze e si è fatta corpo nella grande mareggiata del 14 novembre: Siamo tutti antifascisti!
L'Onda è antirazzista e antifascista. Dalle Marche a Roma, l'Onda non ha paura!

Movimento No133 - Macerata

venerdì 21 novembre 2008

Sabato 22/11 - Infopoint p.zza Cesare Battisti + prox. eventi, verso lo sciopero generale del 12/12

Sabato 22 novembre dalle ore 18 spazio di comunic/azione dell'Onda Anomala maceratese. Gli studenti medi dell'Onda insieme al Movimento No133 organizzano un punto informativo in piazza Cesare Battisti per continuare la mobilitazione per il ritiro delle leggi 133 e 137 e per generalizzare il grido "Non paghiamo noi la vostra crisi!" a tutta la città.
La crisi, generata dalle banche e dalle politiche irresponsabili dei governi, vogliono farla pagare agli studenti come ai precari, ai migranti, ai lavoratori, a chi produce quella ricchezza comune che ogni giorno ci viene espropriata da privatizzazioni e tagli ai servizi sociali.
La crisi invece la devono pagare coloro che l'hanno generata: questo è quello che lo straordinario movimento dell'Onda sta rivendicando oggi a Macerata come in tutto il paese, per un nuovo sistema di welfare che parli di reddito e servizi garantiti e gratuiti per gli studenti e per i precari: contro il caro-affitti e l'aumento delle tasse, contro il lavoro "nero" di studenti e ricercatori sottoforma di stages e tirocini gratuiti, per l'accesso libero alla cultura (teatri, cinema, musei), per la gratuità dei trasporti e la libera circolazione dei saperi, contro brevetti e copyright.

PROSSIMI EVENTI dell'ONDA MACERATESE:

LUNEDI' 24 NOVEMBRE, dalle 16 alle 20 info-point presso l'aula 5 di via Don Minzoni e alle 17 RIUNIONE GENERALE per decidere insieme le mobilitazioni per la giornata nazionale di venerdì 28/11 e le prossime iniziative.
MARTEDI' 25 NOVEMBRE ore 10 ci troviamo davanti a Scienze della Formazione per un'azione comunicativa sulla rivendicazione di trasporti e servizi gratuiti.
Alle ore 16 lezione del prof. Mignini della Facoltà di Filosofia su "Dio, uomo, natura nella filosofia di Spinoza" nell'aula G di Palazzo Ugolini (Lettere, c.so Cavour)
GIOVEDI' 27 NOVEMBRE ore 17:30 - secondo incontro di autoformazione del ciclo "Non paghiamo noi la vostra crisi! Crisi globale e crisi dell'Università" con Enzo Valentini, professore a contratto di Economia dello Sviluppo, Facoltà di Scienze Politice dell'UniMc su "Crisi economica e nuove politiche del welfare"

mercoledì 19 novembre 2008

Siamo in Onda! Tutti insieme: "Non paghiamo noi la vostra crisi!"

L'Assemblea di ieri a Lettere ha confermato la vitalità dell'Onda anomala maceratese pronta a dilagare in città. Raccogliendo gli spunti dell'assemblea nazionale alla Sapienza del 15 e del 16 e ribadendo l'obiettivo del ritiro della legge 133 e 137, si è aperta una nuova fase di mobilitazione: il grido "Non paghiamo noi la vostra crisi" si estenderà a tutti i territori per riappropriarci della ricchezza che ogni giorno produciamo e che ogni giorno ci viene sottratta dall'arroganza di chi pensa di tagliare il nostro futuro per pagare la sua crisi, proponendoci un meccanismo di debiti e crediti che dall'Università al sistema dei mutui ha creato un impoverimento generale che noi non vogliamo pagare ma cambiare radicalmente.
La (finta) manovra Tremonti per fronteggiare la crisi prevede stanziamenti pubblici solo per le banche ed i grandi potentati economici, gli stessi che hanno generato la crisi economica rubando il nostro tempo e la nostra libera produttività. Privatizzando i beni comuni, come stanno facendo perfino con l'acqua! La vergogna che proviamo verso di loro è più grande delle loro grandi opere, delle loro basi militari, discariche, centrali nucleari, dei loro CPT, lager per migranti in cui studenti e precari come noi vengono rinchiusi solo per aver provato, desiderato una nuova vita fuori dallo sfruttamento, dalla guerra e dal dominio.
Proprio come i nostri desideri, che parlano di servizi garantiti, di produzione libera dei saperi e di tutto ciò che è comune, della rivendicazione di reddito diretto e indiretto in un paese come l'Italia (unico in Europa insieme solo alla Grecia) dove manca perfino un sussidio di disoccupazione slegato dalla prestazione lavorativa!

Domani GIOVEDI' 20 NOVEMBRE ci ritroviamo dalle 11 in poi presso l'aula 5 trasparente di via Don Minzoni (facoltà di Giurisprudenza) da dove riparte la seconda fase di mobilitazione.
Alle 15 lezione aperta a tutti presso il Cortile interno di Lettere a Palazzo Ugolini (aula M in caso di pioggia o gelo:) con il Prof. Nori: "Alle radici del nuovo mondo".
Alle 17, sempre all'aula 5 di via Don Minzoni, ci sarà la riunione del gruppo autoformazione per decidere i prossimi incontri del ciclo "Crisi globale e crisi dell'Università", discutere del documento di autoriforma dell'Università uscito dalla due giorni romana ed i nuovi appuntamenti in programma.
Dalle 18 riunione generale per organizzare le prossime iniziative:
- Un appello a tutti i cittadini, ai lavoratori ed ai commercianti, ai precari ed ai migranti, per dire tutti insieme "Anch'io contro la 133! Noi la crisi non la paghiamo": il taglio al Ffo, il blocco del turn-over, i tagli già annunciati dal rettore Sani, oramai complice del meccanismo distruttivo della 133, porteranno in pochissimo tempo ad un drastico ridimensionamento dell'Ateneo maceratese con tutte le conseguenze che questo porterà con sé sull'economia della città.
- Iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla richiesta di un nuovo welfare, che parli di reddito e servizi garantiti e gratuiti per gli studenti e per i precari: contro il caro-affitti e l'aumento delle tasse, contro il lavoro "nero" di studenti e ricercatori sottoforma di stages e tirocini gratuiti, per l'accesso libero alla cultura (teatri, cinema, musei), per la gratuità dei trasporti e la libera circolazione dei saperi, contro brevetti e copyright.
- Organizzazione di una giornata del "sapere libero", con iniziative culturali ed artistiche di ogni genere (performance teatrali, video e audio, concerti etc.) che confluisca in una grande Notte dell'Onda verso lo sciopero generale del 12 dicembre.
- Un'assemblea regionale in cui mettere in comune le mobilitazioni dei vari atenei marchigiani, per organizzare insieme le prossime iniziative, a partire dal 28/11 e il 12/12.
- Organizzazione in ogni facoltà di punti informativi: già ne è attivo uno presso la Facoltà di Filosofia e ogni mercoledì dalle 17 a Scienze Politiche presso l'aula AL02.
- Partecipazione ai banchetti di comunic/azione degli studenti medi di sabato 22/11 nel centro cittadino.

Come dal documento del workshop nazionale sul welfare e il diritto allo studio:
"Non vogliamo pagare la crisi, perchè siamo l'Onda che li mette in crisi. Fluidi, imprevedibili e irrappresentabili nel nostro movimento, e al contempo forti, potenti e liberi come una mareggiata che li travolge. Perché il nostro tempo - il tempo dell'autoriforma dell'Università, della riappropriazione della ricchezza sociale e di un nuovo welfare - è qui e comincia adesso".

lunedì 17 novembre 2008

Assemblea nazionale + Martedì 18/11 assemblea generale a Lettere!

Car@,
sarà difficile descrivere la ricchezza e la potenza di questi tre giorni romani. Dopo l'assedio a Montecitorio, un'assemblea nazionale (ma direi europea vista la partecipazione di studenti dalla Francia, Germania, Inghilterra etc.) di così grandi dimensioni non si vedeva da tempo immemore in Italia, e non si era mai vista una tale volontà di partecipazione fuori dagli schemi novecenteschi della partitocrazia e della rappresentanza. Vedere qui per credere :)
L'unica maniera per poter esprimere al meglio l'intelligenza collettiva che l'Onda ha prodotto in questi giorni, è ricominciare dalle nostre città una nuova fase di mobilitazione, che inizi ad uscire dalle università, a dilagare nelle città per far dire a tutti che la crisi non la pagheremo noi, ma saranno loro a pagarla! Qui sotto ci sono i report dei tre workshop che si sono tenuti a Roma: ognuno ha visto intervenire almeno 80/90 persone, il che vuol dire che ci sono stati più di 200 interventi dalle diverse realtà della penisola!
Cmq ne parliamo insieme, e ci ritroviamo per decidere le prossime iniziative e continuare il nostro percorso comune di lotta verso il ritiro della 133 e verso lo sciopero generale del 12 dicembre, MARTEDI' 18 NOVEMBRE alle ore 17,00 presso l'AULA G di LETTERE (palazzo Ugolini in corso Cavour). Per la seconda fase dell'onda abbiamo pensato di iniziare a cambiare luoghi, essere sfuggenti ed insidiosi come l'acqua di cui siamo fatti e che proteggiamo dalle privatizzazioni, come proteggiamo i saperi, i nostri corpi, il nostro futuro.
A martedì allora, cerchiamo di chiamare tutti e di essere presenti visto che il momento è importante non solo per la difesa dell'Università, ma per la possibilità di riappropriarci della nostra indipendenza, autonomia, libertà.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!


5/11/08 - INTRODUZIONE ASSEMBLEA PLENARIA
http://www.uniriot.org/downloads/plenaria.pdf

Report WorkShop Didattica
http://www.uniriot.org/downloads/didattica.pdf

Report WorkShop Welfare
http://www.uniriot.org/downloads/welfare.pdf

Report WorkShop Ricerca
http://www.uniriot.org/downloads/ricerca.pdf

Altre info, foto, video, del corteo e dell'assemblea:
http://www.uniriot.org

mercoledì 12 novembre 2008

COMUNICATO STAMPA - L'Onda Anomala maceratese verso la grande mareggiata!

Sono già più di 250 i manifestanti che venerdì 14 novembre da Macerata partiranno alla volta del corteo nazionale per il ritiro della 133 e della 137, nella giornata dello sciopero dei lavoratori dell'Università.
Dopo il successo della serata di autofinanziamento di martedì 12 novembre presso l'aula 8 occupata di via Don Minzoni, l'Onda Anomala maceratese prepara la "grande mareggiata".
L'Assemblea permanente No 133 dell'UniMc organizza la partenza in pullman, con il contributo di Cgil e Cisl: il concentramento è previsto alle ore 02:30 di giovedì notte presso lo Stadio Helvia Recina di via dei Velini per partire alla volta di Roma e raggiungere la Sapienza da dove partirà il corteo alle ore 09:00. Il prezzo sarà di 5 euro a/r, è necessaria la prenotazione al numero 3381847304.
In molti dopo il corteo del 14 rimarranno poi alla Sapienza Occupata per l'assemblea nazionale dell'Onda del 15 e 16 novembre, quando centinaia di studenti, ricercatori e docenti da tutti gli atenei in mobilitazione si ritroveranno per discutere del futuro della mobilitazione e del progetto di autoriforma dell'Università dal basso. Dall'appello di indizione nazionale: "Noi la crisi non la paghiamo! Significa in primo luogo la richiesta di abrogazione delle leggi 133 e 137, in quanto strumenti principali di dismissione di scuola ed università. L’unica riforma possibile è quella che abbiamo già iniziato a praticare, come studenti, ricercatori e dottorandi, il sapere vivo che anima i diversi settori della formazione. L’autoriforma è per noi l’affermazione concreta di quell’esercizio di libertà collettiva che stiamo conquistando, la pretesa minima di un movimento che già si sta esprimendo in tutta la propria indipendenza e irrapresentabilità da partiti e sindacati. Rifiutare di delegare ad altri la decisione sull’università, significa cominciare a definire linee di autonormazione attraverso cui far vivere un nuovo modello della formazione."
Ed anche a Macerata domani, giovedì 13 novembre alle 15:00 presso l'aula 8 occupata di Scienze della Comunicazione, l'Assemblea permanente No133 UniMc organizza il primo incontro di autoformazione sulla relazione tra la crisi dell'Università e la crisi globale. "Poteri e saperi della crisi", con Romano Martini, ricercatore precario già professore a contratto in Logica giuridica e Teoria generale del governo.
Sarà l'occasione per iniziare a discutere di come la legge 133 si inserisce in un quadro più ampio di erosione delle sicurezze e dei diritti da parte dei governi e di chi pensa di far pagare la crisi ai precari, alla ricerca ed alla formazione. La generalizzazione e l'estensione dello slogan "Non paghiamo noi la vostra crisi" a tutti i settori produttivi dei nostri territori significa oggi immaginare e rivendicare un nuovo sistema di welfare, che parta dalla richiesta di reddito diretto per tutti i soggetti sociali e servizi garantiti fondamentali come la casa, le borse di studio, le mense, l'accesso alla cultura (cinema, libri di testo, teatri, musei, tecnologie informatiche) e ai trasporti, per garantire la libera mobilità di studenti, dottorandi e ricercatori.
Quello di domani sarà quindi il primo di una serie di incontri volti ad immaginare e costruire un percorso di autoriforma dell'Università che parta dalla produzione del sapere libero dal meccanismo degli esami e del rapporto verticale tra docente e studente, che parli di cooperazione tra i lavoratori cognitari e non di competizione, di ricerca e formazione come bene comune e non come merce da vendere e privatizzare.

Assemblea permanente No133 UniMc

martedì 11 novembre 2008

STASERA AULA 8 OCCUPATA, SAN MARTINO FA IL SURF SULL'ONDA!

Risposta al Rettore Sani - L'Onda andrà avanti fino al ritiro della 133!!!

In merito all'intervista pubblicata sul Resto del Carlino di Martedì 11 novembre , la risposta dell'Onda maceratese.

COMUNICATO STAMPA IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI
DEL RETTORE SANI APPARSE SU "IL RESTO DEL CARLINO" DI MARTEDI' 11 NOVEMBRE 2008

Gentile Redazione,
vogliamo esprimere il nostro stupore e il nostro sgomento di fronte alle dichiarazioni del Rettore Roberto Sani che dopo due settimane di “"latitanza"” appare oggi con un’'intervista sul vostro giornale.
Quando anche l’'ateneo maceratese, con la recente mozione del senato accademico e la grande assemblea generale d’'ateneo, si è schierato in prima linea nel fronte della contrarietà al Dl Gelmini; quando la mobilitazione nazionale contro la legge 133 costringe il governo ai primi passi indietro,
il rettore Sani si dichiara già pronto ad applicare la legge, preannunciando tagli che saranno imposti dall’'alto sull'’intera realtà universitaria, senza discussione né coinvolgimento di nessuno dei soggetti che la vivono.
Il rettore interviene dando già per scontata la sconfitta del nostro movimento nella battaglia per l’'abrogazione degli articoli 16 e 66 della Legge 133, una battaglia al contrario ancora aperta.
In queste settimane il movimento ha già dato prova di poterla vincere, anche a Macerata, come dimostra l'’enorme partecipazione al corteo studentesco di venerdì 7 e l’'esperienza dell'’occupazione della facoltà di Scienze della Comunicazione.
Un'’onda che ci porterà in tanti verso la grande mareggiata di venerdì 14 novembre a Roma, una dimostrazione della nostra forza in faccia alle scelte del Governo, che non si potrà ignorare.
Siamo inoltre sconcertati dal fatto che il Rettore si dichiari pubblicamente unito a noi nella protesta, quando in realtà ha messo in atto una sorta di ostruzionismo verso ogni nostra iniziativa, ignorando la richiesta da noi avanzata di un’'aula autogestita, spazio comune dell'’ateneo in mobilitazione contro la legge 133, e rifiutando ogni forma di dialogo.

Assemblea Permanente No133 - Macerata

da Repubblica.it

"Noi dell'Onda in centomila assedieremo Montecitorio"

I preparativi per la manifestazione nazionale di venerdì. In quattromila dormiranno alla Sapienza
di Laura Mari e Tea Maisto
L´assemblea ha emesso il verdetto: l´Onda assedierà Montecitorio. A deciderlo i rappresentanti capitolini del movimento, che ieri pomeriggio nel quartier generale delle proteste, la Sapienza, in gran segreto hanno votato all´unanimità la destinazione finale del corteo nazionale di venerdì. «Nella capitale arriveranno almeno 100mila manifestanti - hanno annunciato i leader riuniti nella facoltà di Chimica - dalla Toscana giungeranno almeno 50 pullman di studenti e nel resto delle regioni sono in corso le trattative con Trenitalia per ottenere treni speciali e gratuiti».

L´appuntamento, per venerdì mattina, è fissato alle 9.30 a piazzale Aldo Moro: dalla Sapienza, infatti, partirà il primo spezzone universitario, mentre altri due cortei prenderanno il via rispettivamente dalla Piramide (dove sfileranno gli studenti di Roma Tre) e da piazza della Repubblica (dove si raduneranno gli studenti medi). I tre cortei, a cui a piazza dei Cinquecento si uniranno gli studenti provenienti dalle altre università italiane, giungeranno a piazza Venezia e si legheranno al corteo della Cgil che, sempre dalle 10 del mattino, sfilerà fino a piazza Navona.

«Poi andremo sotto Montecitorio e lo assedieremo pacificamente - fanno sapere i portavoce dell´Onda - ci auguriamo che la Questura non metta veti al percorso e non delimiti "zone rosse", perché quello che rivendichiamo è semplicemente il diritto democratico di manifestare pacificamente». La notte, poi, circa quattromila delegati degli atenei italiani in mobilitazione dormiranno nelle facoltà occupate della Sapienza, per prendere parte all´assemblea plenaria dell´Onda di sabato e per approvare, domenica mattina, il documento della "controriforma Gelmini". Il 17 novembre, invece, in concomitanza con la Giornata internazionale degli studenti, i liceali annunciano occupazioni e cortei cittadini.

Ma le proteste dell´Onda continuano anche sul fronte della cultura. Questa mattina, alle ore 11, il premio Nobel Dario Fo incontrerà, con la moglie Franca Rame, gli studenti della facoltà di Architettura di Valle Giulia. «Abbiamo collegato i maxi-schermi della facoltà con l´aula magna, in modo che tutti possano assistere alla lectio magistralis di Dario Fo» fanno sapere gli studenti di Valle Giulia. E questa sera, alle ore 20, le proteste creative sbarcheranno alla facoltà di Lettere di Tor Vergata, dove è prevista una serata con Ascanio Celestini.

lunedì 10 novembre 2008

Domani...

Martedì 11 novembre ore 10:00 P.zza Cesare Battisti Lezione in piazza con il prof. Luzi "Cibernetica e fantasmi: Calvino tra fantascienza e letteratura"

ore 20:30 aula 8 Sc.d.Com. occupata - Ora tocca a noi! Testimonianze dalla Resistenza. Letture sceniche da "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana"

ore 22:30 - Armata Brancaleone in concerto! aula 8 occupata Sc.d.Com.
Serata di autofinanziamento verso la manifestazione nazionale del 14

Il Rap di Enea contro la Gelmini

Rassegna Stampa online corteo 7/11

Il messaggero - Macerata

Resto del Carlino - Macerata


Cronache Maceratesi

Global Project

ANSA

MarcheGuida

domenica 9 novembre 2008

Un'altra volta, un'altra onda!

"Carissime/i,

Un’altra settimana di mobilitazione e partecipazione sta terminando e pensiamo sia opportuno tracciare una sorta di bilancio su quanto avvenuto finora.

Innanzitutto esprimiamo ancora grande soddisfazione per la strepitosa prova di compattezza che stiamo dimostrando nei confronti delle prese di posizione dell’istituzione universitaria, palesemente volte oramai ad intraprendere un’operazione di logoramento verso il nostro movimento. [...]

Dall’aula 8 occupata: breve cronistoria di un diritto negato che non ha fermato l’Onda, anzi l’ha rafforzata!
Leggi qui - Scarica qui


p.s. sulla colonna di destra trovate nuovi video e tutti gli appuntamenti della prossima settimana! Lunedì 10 assemblea generale alle 18 in aula 8, non mancate!


sabato 8 novembre 2008

L'Onda prepara la grande mareggiata. Tutte le iniziative verso il 14/11


da no133mc@gmail.com :
Car@, eccoci qua dopo la grande manifestazione di ieri. Nel blog trovate i link alle foto, informazioni e presto anche il video e la rassegna stampa: http://no133macerata.blogspot.com .
Oltre ad esser uscita molto bene nei giornati locali, la notizia del corteo è uscita anche sul corriere della sera, sulle testate online dei principali quotidiani e televisioni (repubblica, la7, ansa etc.), sul tg2 nazionale e sul tg3 regionale. Insomma quel fraterno abbraccio di cui parlavamo con tutte le realtà in mobilitazione in Italia ieri si è concretizzato, in attesa della grande mareggiata del 14 novembre a Roma. Altre iniziative ieri in Italia le trovate qui: http://www.uniriot.org
Stiamo anche lavorando ad una cronistoria dell'occupazione e delle mobilitazioni, da diffondere anche nelle facoltà per chiarire i motivi dell'occupazione e rilanciare la mobilitazione dopo il successo del corteo di ieri.

Oggi dall'aula 8 stiamo organizzando e raccogliendo proposte per le prossime iniziative che ci porteranno fino al corteo del 14.

Si inizia stasera con una serata distensiva in aula 8:
L'Onda si rilassa, dalle 19:00 aperitivo ("133 spritz contro la 133":) e poi alle 22:30 concerto acustico con gli Almanacer (dub da Osimo).

Lunedì 10 si ricomincia con banchetti informativi nelle varie facoltà (chi può si organizzi, Giurisprudenza già lo sta facendo), ed alle 18:00 ASSEMBLEA GENERALE in aula 8!

MArtedì 11 lezioni all'aperto in piazza Cesare Battisti: alle ore 10:00 con il prof. Luzi, alle ore 14:00 con il prof. Nori, docente di inglese, "Alle radici della retorica del nuovo mondo" (da confermare)
Sempre martedì, dalle ore 20:00 in aula 8 serata di autofinanziamento per il treno (o i pullman, entro breve sapremo) per Roma: stiamo raccogliendo proposte per rendere il più viva possibile la serata, molto probabilmente verrà la GANG per un concerto in acustico all'interno dell'aula occupata.

Mercoledì 12 sarà la giornata dei ricercatori che stanno organizzando presso l'aula 5 di via Don Minzoni (davanti l'aula 8) una giornata intera di lezioni aperte, intervallate da video, sulla legge 133 ed i suoi effetti analizzati da diversi punti di vista: giuridico, filosofico, politico, economico etc., cercando di rispecchiare le diverse discipline delle facoltà maceratesi.

Giovedì 13 novembre alle 15:00 all'aula 8 Sc.d.Com. Primo incontro di autoformazione - "Non paghiamo noi la vostra crisi. Crisi dell'Università e crisi globale" con Romano Martini, professore a contratto di Teoria del Governo, UniMc (orario da confermare). L'incontro è il primo di una serie che cerca di studiare il rapporto tra la crisi dell'università e lo scenario che la crisi finanziaria sta producendo nelle trasformazioni globali. L'intento è anche quello di creare un gruppo, che si è riunito la prima volta mercoledì scorso, che riesca a produrre nel tempo seminari autogestiti in collaborazione con i ricercatori ed i docenti dell'Università, preparati con scambio di materiale e diffusi anche in rete, in modo da creare realmente un dibattito orizzontale e produttivo. Una delle ipotesi di autoriforma dal basso dell'università, che parta dalla produzione di sapere libero dal meccanismo degli esami e del rapporto verticale tra docente e studente, che parla di cooperazione tra i lavoratori cognitari e non di competizione, di ricerca e formazione come bene comune e non come merce da vendere e privatizzare.

Sempre giovedì 13 novembre a Fermo dalle 10 alle 18 presso la Facoltà di Beni Culturali: "Facoltà aperta" giornata di lezioni aperte con i docenti della facoltà. Qui la Locandina

Inutile a dirlo, Venerdì 14 tutti a Roma. Per prenotazioni, tel. 3381847304 e no133mc@gmail.com

p.s. tutte le sere verranno organizzate in aula 8 serate culturali, proiezioni di film e documentari, concerti acustici. Se avete proposte, ci trovate sempre qui!

Un abbraccio a tutt@,
dall'aula 8 occupata...

venerdì 7 novembre 2008

Siamo una marea, travolgiamo tutto!

Una manifestazione così Macerata non l'aveva mai vista! Grandi tutti ragazzi, l'onda li travolgerà!!!


Macerata - 2000 studenti medi e universitari in corteo Blocco totale del traffico cittadino

L'onda anomala marchigiana non si arresta. Dopo le iniziative regionali promosse dalle assemblee permanenti no133 degli atenei, grande giornata di mobilitazione oggi a Macerata, come in tante altre città in tutta Italia, verso la manifestazione nazionale di venerdì 14 novembre.
Questa mattina il movimento studentesco si è dato appuntamento in Piazza Pizzarello, dove si sono ritrovati gli studenti di tutti gli istituti medi della città, delegazioni dalle scuole superiori di Civitanova, Recanati, Sarnano e Loreto e gli universitari che proseguono con l'occupazione della facoltà di Scienze della Comunicazione.

Oltre 2000 persone hanno letteralmente invaso la città, una manifestazione straordinaria in termini di partecipazione come mai visto da anni; un serpentone rumoroso e colorato aperto dallo striscione "Non taglierete il nostro futuro. L'onda anomala vi travolgerà".
All'altezza della rotonda di fronte all'arena Sferisterio, snodo nevralgico per la viabilità cittadina, il corteo si è riversato in strada invadendo l'intera sede stradale: "Se ci tolgono il futuro, noi blocchiamo la città!".
Per oltre un'ora la grande manifestazione spontanea e determinata di oggi ha bloccato totalmente il traffico da e per Macerata.
Il corteo si è trasformato in un momento assembleare che ha visto avvicendarsi gli interventi delle scuole in agitazione, degli universitari in occupazione, dei ricercatori e dei lavoratori precari presenti. Tutti uniti nel respingere le false aperture del governo e rivendicare l'immediato ritiro delle leggi 133 e 137.

La manifestazione si è poi conclusa in Piazza Mazzini da dove sono partiti cortei spontanei verso il liceo Scientifico, l'Istituto d'Arte e la facoltà occupata di Scienze della Comunicazione. L'onda anomala marchigiana si ingrossa e prepara la grande mareggiata: è stato rilanciato il percorso per estendere e garantire la partecipazione di tutti a Roma il 14 novembre, per essere in tanti dalle Marche nella grande manifestazione nazionale promossa dal basso dalle università e dalle scuole in rivolta in tutta Italia.


FOTO: http://www.globalproject.info/gal-17726.html
Altre foto qui : http://www.flickr.com/photos/gigiomc

giovedì 6 novembre 2008

OGGI IN AULA 8 OCCUPATA - via Don Minzoni Sc.d.Com.

H 14:30 - Incontro gruppo sull'autoformazione: autoriforma dell'Università dal basso, proposte di lezioni in piazza, seminari autogestiti

H 17:00 - Incontro gruppo Comunicazione

H 22:30 - Dolly Bomba show - verso la manifestazione di domani, spettacolo comico e di cabaret

mercoledì 5 novembre 2008

VENERDI' 7 - MANIFESTAZIONE CONTRO IL DL GELMINI, ore 08:00 BUS TERMINAL - MACERATA

QUESTA SERA in Aula 8 occupata - Sc.d.Comunicazione

H. 18:00 : RIUNIONE GENERALE ASSEMBLEA NO133 UNIMC x organizzare le prossime iniziative: manifestazione del 7 novembre, lezioni in piazza, notti bianche, partecipazione per il grande corteo del 14 a Roma

H. 22:30 : "Ricorda per sempre il 5 novembre..." proiezione di "V x Vendetta"

In diretta da Ancona: più di 1500 persone in corteo contro la 133!

Guidata dallo striscione “Non pagheremo noi la vostra crisi” l’Onda anomala anconetana si sta riprendendo la città nel corteo regionale per il ritiro degli articoli 16 e 66 della Legge 133.
Più di 1500 tra studenti medi, universitari, ricercatori, docenti e precari stanno manifestando nella giornata di mobilitazione regionale che questa mattina ha visto l’Onda scendere in piazza anche ad Urbino.
Presenti delegazioni del movimento “Unicam contro la 133” di Camerino e dell’Assemblea permanente No133 dell’UniMc che è ancora in occupazione a Scienze della Comunicazione a Macerata.
Dal corteo è stata lanciata la volontà di partecipare in tanti alla mobilitazione nazionale del 14 novembre, quando tutti gli Atenei in rivolta si ritroveranno a Roma per manifestare uniti e per ribadire che l’unico dialogo possibile con il governo è quello del ritiro della legge 133 e del dl Gelmini!
Come recita il documento comune delle Assemblee permanenti marchigiane, “anche nelle Marche un movimento nuovo, indipendente ed irrappresentabile, che unisce studenti, docenti, ricercatori e lavoratori nella costruzione di un'altra Università possibile,
sta gridando a gran voce : Non pagheremo noi la vostra crisi!"

Dall'aula 8 occupata di Sc.d.Com. - RIUNIONE GENERALE OGGI ORE 18,00

Car@,
innanzitutto questo pomeriggio riunione generale alle 18:00 in aula 8, chi può venga!!!!
Un veloce riassunto dell'assemblea di ieri dall'aula 8 occupata finchè il Rettore non deciderà di darci finalmente uno spazio autogestito per poter continuare ed organizzare le prossime mobilitazioni. Abbiamo organizzato praticamente noi le lezioni spostate dall'aula 8 nelle altre aule di sc. della comunicazione, oramai non darci lo spazio sarebbe solamente una assurda negazione dell'agibilità democratica degli spazi dell'Università, ed una posizione contraria a quel che ha deliberato il Senato Accademico el'Assemblea d'Ateneo. Ma anche questa mattina Ciaschini, preside di Sc.d.Com., continua imperterrito a negare il dialogo.
Comunque l'intelligenza dell'assemblea di ieri è riuscita finalmente ad organizzare gruppi di lavoro, in modo da poter continuare meglio la mobilitazione.
Di seguito i gruppi:
COMUNICAZIONE e LEZIONI IN PIAZZA: referente Marco Bocci 3286505665 no133mc@gmail.com http://no133macerata.blogspot.com - riunione ore 17:00 giovedì 6 novembre aula 8 Sc.d.Com.
AUTOFORMAZIONE: referente Emanuele Tartuferi 3338558317 no133mc@gmail.com - riunione ore 14:30 giovedì 6 novembre aula 8 Sc.d.Com.
LOGISTICA: X PRENOTARE X la PARTECIPAZIONE il 14 novembre a Roma chiamare: David 3381847304 . Si sta pensando di organizzare a livello regionale un treno perchè le richieste di partecipazione sono tantissime!!! Faremo sapere il prima possibile
RAPPORTI CON LE SCUOLE: Matteo 3333296495 David 3381847304

X oggi prevista una delegazione nostra ad Ancona, ci si trova alle 13:30 in aula 8

Ricordiamo la manifestazione del 7 novembre a Macerata, ore 08:00 Bus Terminal P.zza Pizzarello - Macerata

X altre comunicazioni ed informazioni ci vediamo stasera alle 18:00 in aula 8!!!

Un abbraccio a tutt@

Le Marche dicono NO alla 133

Nella grande onda delle proteste che stanno attraversando tutta Italia, anche i quattro Atenei marchigiani si sono mobilitati per gridare con forza il loro "no" alla Legge Tremonti e agli articoli 16 e 66.

Il taglio indiscriminato dei fondi e la conseguente costrizione a ricorrere alle fondazioni private, insieme al blocco delle assunzioni, sono provvedimenti che riteniamo inaccettabili e che caratterizzano la fine dell'Università pubblica e dell'autonomia della formazione e della ricerca.

Le iniziative di oggi, 5 novembre, dislocate in tutti gli atenei della Regione, vogliono rivendicare la necessità di continuare la mobilitazione fino al ritiro da parte del governo degli articoli 16 e 66 della Legge n.133.

Inoltre rilancia le manifestazioni del 7 novembre, con iniziative diffuse in tutta Italia, e del 14 novembre in occasione del grande corteo nazionale a Roma che vedrà la partecipazione di tutte le scuole e gli Atenei occupati e in mobilitazione permanente.

Anche nelle Marche quindi un movimento che si definisce "nuovo, indipendente ed irrappresentabile, che unisce studenti, docenti, ricercatori e lavoratori nella costruzione di un'altra Università possibile, grida a gran voce : Non pagheremo noi la vostra crisi!"

Assemblea no133 - Ancona
UniCam contro la 133 - Camerino
Movimento no133 - Macerata
UniUrbInLotta - Urbino

lunedì 3 novembre 2008

dalla Sapienza Occupata: L'Onda Anomala prepara la grande mareggiata

Roma 31.10.08
proposte di discussione dalla Sapienza occupata

Riprendiamo parola, dopo la giornata straordinaria di ieri. L'onda è diventata una grande mareggiata che ha invaso la città di Roma, milioni di studenti, insegnati, ricercatori, docenti universitari, bambini, un'alleanza senza precedenti ha chiesto di poter decidere sul proprio presente e sul proprio futuro. Intanto, migliaia di studenti scendevano in piazza in tutta Italia. Non si è trattato semplicemente di uno sciopero dei sindacati confederali, così come il 17 ottobre non si è trattato semplicemente di uno sciopero dei sindacati di base: in entrambi i casi si è trattato di un'esplosione sociale strabordante, incontenibile nelle sigle, così come nelle piattaforme. E' il mondo della formazione in quanto tale che è sceso in piazza e ha bloccato il paese per chiedere l'immediata sospensione della legge 133 e del Dl 137, adesso divenuto legge.

L'onda anomala della Sapienza e di tutti gli atenei in mobilitazione in giro per l'Italia non poteva non contribuire alla mareggiata di ieri. Siamo stati parte pur essendo indipendenti dai sindacati, pur avendo costruito dal basso, facoltà per facoltà, ateneo per ateneo la nostra partecipazione. Solo a Roma 200.000 studenti si sono concentrati in piazza Esedra per poi dare vita ad un corteo alternativo che ha raggiunto e assediato il ministero dell'Istruzione. Un'altra grande giornata gioiosa e radicale che ha visto protagonisti non solo gli studenti delle facoltà occupate della Sapienza, ma anche gli studenti di Roma 3 e di Torvergata, gli studenti medi di tantissime scuole romane, studenti universitari e medi provenienti da altre città italiane.

Sulla scorta di questo bilancio attivo in primo luogo ci chiediamo come trasformare la potenza dello sciopero generale in uno strumento di conflitto continuativo con il governo che, non solo sembra poco interessato al dialogo, ma usa la minaccia, l'arroganza, le provocazioni neofasciste (la difesa dei picchiatori di Blocco studentesco, la sigla che fa riferimento all'associazione di chiara ispirazione neofascista Casa Pound, in questo senso parlano chiaro), per replicare ai movimenti. Per un verso l'assenza e il blocco delle procedure parlamentari, per l'altro l'offensiva e la criminalizzazione del movimento studentesco che mai come in questo momento è radicato, ampio e sostenuto dalla maggioranza del paese. La retorica della minoranza o dei facinorosi non tiene più di fronte alla forza dei fatti: ogni giorno decine di migliaia di studenti in piazza, lezioni all'aperto, seminari nelle occupazioni, blocchi della circolazione, azioni di protesta creativa, centinaia di facoltà e scuole occupate. Minoranza è il governo, la sua ostilità nei confronti della democrazia e delle grandi istituzioni pubbliche della formazione. Di fronte a quanto sta avvenendo poi sul terreno dei contratti, ci sembra scontato avanzare una proposta che non parla della saldatura tradizionale tra mondo della formazione e mondo del lavoro, ma che prova a nominare in forme comuni la risposta e l'opposizione sociale alle politiche del governo, all'arroganza di confindustria, ai provvedimenti che vogliono far pagare la crisi economica globale agli studenti, ai precari, ai lavoratori. Ci sembra questa l'occasione per promuovere uno sciopero generale “coordinato e continuativo” che, categoria per categoria, blocchi il paese e la produzione di ricchezza. “Noi non pagheremo la vostra crisi” è uno slogan che sta correndo di bocca in bocca e che sta facendo emergere una rivolta generazionale senza precedenti. Le sigle sindacali (confederali e di base), indipendentemente dalle loro divergenze programmatiche, dovrebbero avere la capacità di capire quanto sta accadendo nel paese e quale domanda di rottura e di trasformazione si sta radicando ed estendendo socialmente. Capire, ma anche agire di conseguenza e questa azione non può essere che lo sciopero, generale e generalizzato.

Per quanto riguarda il movimento universitario e studentesco riteniamo fondamentale costruire al meglio le giornate del 7 novembre e del 14: per un verso la mobilitazione dislocata, città per città, per l'altro la grande manifestazione nazionale a Roma. In entrambi i casi è necessario fare uno sforzo organizzativo importante, ma in particolare il 14 richiede l'impegno di tutti gli atenei in mobilitazione. In primo luogo, infatti, dobbiamo fare in modo che la manifestazione riesca al meglio, anche perché, con buona probabilità, si tratterà di un decisivo momento di opposizione e di conflitto non solo nei confronti della legge 133, ma anche nei confronti del progetto di riforma organica dell'università promesso dalla Gelmini e che dovrebbe essere reso pubblico al termine della prossima settimana. In secondo luogo dobbiamo rendere possibile, e organizzarci di conseguenza, lo spostamento di decine di migliaia di studenti: iniziare da subito un percorso di trattativa sulla mobilità è quindi fondamentale.

Riteniamo infine indispensabile dare vita ad una grande occasione di discussione assembleare nazionale a Roma e pensiamo che le giornate del 15 e del 16 novembre possano essere le più adatte: la scadenza del giorno prima, infatti, renderebbe possibile a tante e tanti di trattenersi nelle facoltà occupate della Sapienza e di poter partecipare alla discussione e di estenderla alle scuole e agli studenti medi in mobilitazione. Pensiamo ad un'assemblea che si ponga in primo luogo l'obiettivo di garantire l'estensione e la durata di questo straordinario movimento. Questo significa discutere innanzi tutto di contenuti e pratiche di lotta: come qualificare e far emergere in primo piano il tema dell'autoriforma; che tipo di rapporto promuovere con le realtà sindacali e le esperienze di lotta del lavoro precario; come dare continuità alle pratiche di conflitto e di blocco della città; come trasformare la mobilitazione contro la legge 133 e l'eventuale riforma in mobilitazione generale contro la crisi economica. In secondo luogo la discussione dovrà provare a definire forme e metodi della relazione nazionale, assumendo che non esistono ricette e che le soluzioni da raggiungere dovranno essere all'altezza della forza, dell'ampiezza e della ricchezza di questo movimento. Invitiamo tutte le facoltà occupate, gli atenei in mobilitazione a riflettere su proposte e idee da condividere, per far si che l'assemblea diventi una grande occasione di espressione e di organizzazione, nel segno dell'autonomia e dell'irrappresentabilità del movimento studentesco.

La Sapienza occupata e in mobilitazione

L'onda non si arresta! Notte bianca anti-Gelmini

Macerata - Il rettore chiede lo sgombero. L’onda non si arresta!

Un’ altra giornata di occupazione e la prima "Notte Bianca Anti-Gelmini" : questa la reazione dell’assemblea No133 dell’UniMC all’approvazione del dl Gelmini al Senato. Più di 300 persone hanno attraversato ieri notte l’aula 8 di Scienze della Comunicazione occupata dove campeggiava lo striscione: "L’onda non si arresta".

Una risposta determinata degli studenti e dei precari maceratesi alla grave posizione assunta dal Rettore Roberto Sani con le minacce di sgombero: nella serata del 28 ottobre, primo giorno di occupazione, il Direttore Amministrativo dell’Università di Macerata Rolando Garbuglia aveva comunicato agli occupanti la decisione del Rettore di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per far cessare l’occupazione. Un caso unico in tutto il panorama nazionale della mobilitazione no 133 che vede l’intero mondo della scuola e dell’università unito nel fronte della protesta.

Come d’altronde accaduto anche a Macerata, dove il Senato Accademico ha deliberato una mozione di netta contrarietà alla legge 133 accogliendo le richieste avanzate dal movimento studentesco.
La straordinaria assemblea di mercoledì all’auditorium San Paolo che ha visto la partecipazione di centinaia fra studenti, ricercatori, docenti e lavoratori precari ha sancito l’inizio della mobilitazione permanente dell’intero ateneo.
Ha inoltre formalizzato l’aperto sostegno alle manifestazioni degli studenti in un documento approvato all’unanimità che invita l’istituzione universitaria "a garantire lo svolgimento di ogni forma di protesta civile assumendo la straordinarietà del momento che tutto il Paese sta vivendo."

Intanto continua la mobilitazione: previste per oggi 30 ottobre, giornata di sciopero generale, momenti di auto-formazione in piazza e assemblee di facoltà. L’appuntamento con la prossima assemblea generale è per martedì 4 novembre - ore 15.00 - nell’atrio di Scienze della Comunicazione in preparazione della mobilitazione degli studenti medi insieme agli universitari del 7 novembre a Macerata e della manifestazione nazionale del 14 novembre a Roma.

Mozione dell'Assemblea Pubblica dell'Università degli Studi di Macerata al San Paolo

Mozione dell’Assemblea pubblica dell'Università degli Studi di Macerata
del 29 ottobre 2008

Nel nostro Paese l’Università e il sistema di formazione pubblico subiscono un attacco gravissimo. Varati in nome di presunte esigenze di bilancio, i recenti provvedimenti governativi intervengono in un settore innegabilmente carico di contraddizioni, e non sempre al riparo da possibili critiche, mascherando comunque un progetto politico-culturale inaccettabile: la liquidazione del ruolo dell’istruzione pubblica, in generale e della formazione e della ricerca universitarie, in particolare.


Le previsioni della legge 133/2008 nel settore universitario avranno conseguenze immediate e pesanti: gli studenti vedranno ridursi servizi e opportunità di formazione; i giovani studiosi saranno costretti a cercare lavoro all’estero; i lavoratori precari resteranno senza prospettive; il personale amministrativo sarà penalizzato a livello salariale e nei processi di modernizzazione; i docenti di ruolo dovranno sacrificare le attività di ricerca a danno delle imprese, della società, del Paese; i cittadini, e le famiglie, saranno espropriati di un modello educativo (e di società) tutelato dalla Costituzione e basato sull’estensione del sapere e sulla riduzione delle disuguaglianze.


L'Assemblea pubblica dell'Università di Macerata, in piena sintonia con il democratico e pacifico movimento di protesta che attraversa attualmente il mondo della formazione e della ricerca in Italia, esprime il proprio disagio, la propria preoccupazione e la contrarietà rispetto alle scelte governative ed invita le istituzioni universitarie a garantire lo svolgimento di ogni forma di protesta civile, tutelando, a queste condizioni, l'agibilità democratica degli spazi dell'Università.


L'Assemblea pubblica dell'Università di Macerata chiede, inoltre, al Parlamento e al Governo:

  • di abrogare gli artt. 16 e 66 della legge 133/2008;

  • di riassegnare all’università le risorse tagliate e di aumentare l’investimento pubblico per la formazione e per la ricerca, per l'innovazione e il trattamento economico in ambito amministrativo e per i servizi agli studenti;

  • di avviare un confronto autentico con tutti gli attori interessati al destino della formazione e della ricerca pubbliche in Italia.


Propone, inoltre, di avviare nell’Ateneo una serie di mirate iniziative didattiche da svolgersi in forme anche originali e al tempo stesso rispettose dei diritti di tutti.

L'Assemblea, conferma la propria volontà al confronto e al dialogo, sottolineando l’importanza della conoscenza quale elemento fondamentale dei processi di sviluppo del Paese e del nostro territorio.

L'Assemblea ribadisce, infine, il valore assoluto ed inalienabile dell'istruzione pubblica.

Delibera del Senato Accademico del 28 ottobre 2008

Delibera del Senato Accademico – Adunanza del 28 ottobre 2008

Punto 4 all’Odg

Nella seduta del 28 ottobre 2008, il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Macerata, dopo avere preso in esame le richieste avanzate dalle assemblee di studenti e docenti di diverse Facoltà in ordine alla sospensione della didattica per il giorno 29 ottobre 2008, al fine di consentire la più ampia discussione sulla legge 133 e sul complesso dei provvedimenti recentemente varati dal governo in materia di scuola e università, sottolinea innanzi tutto:

- come l’Università degli Studi di Macerata abbia espresso, già nelle scorse settimane, in modo netto e senza ambiguità, con due distinti documenti approvati all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione (Adunanza del 27 giugno 2008) e dallo stesso Senato Accademico (Adunanza del 23 settembre 2008) e largamente recepiti anche dagli organi di stampa locali e nazionali, la propria contrarietà nei confronti dei provvedimenti del governo sopra richiamati, argomentando ampiamente il proprio dissenso nei riguardi dei tagli finanziari previsti alle università, del blocco del turn-over stabilito per il 2009, delle altre forme indiscriminate e ingiuste di ridimensionamento del sistema pubblico della formazione superiore.

Ricorda altresì:

- che su precisa indicazione del Rettore, accolta unanimemente dagli organi di governo, l’Università degli Studi di Macerata ha espresso la propria totale contrarietà ad ogni forma di privatizzazione dell’Ateneo, massime quella proposta attraverso la possibilità di trasformare gli Atenei in Fondazioni di diritto privato, non ritenendo tale proposta idonea ed efficace a far fronte alle reali esigenze di sviluppo delle istituzioni universitarie e di alta formazione;

- che, a fronte di notizie totalmente infondate diffuse in questi giorni dagli organi di stampa, non è previsto – e non è stato mai preso in considerazione neppure in via ipotetica – alcun aumento delle tasse universitarie da parte dell’Ateneo maceratese;

- che, come più volte ribadito in diverse sedi, l’Università degli Studi di Macerata è profondamente contraria ad ogni ipotesi di ridefinizione dall’alto della governance degli Atenei volta a rimettere in discussione il principio della rappresentanza democratica negli organi di governo dell’ateneo di tutte le componenti interne (docenti, personale tecnico-amministrativo, studenti) e dei rappresentanti delle istituzioni locali e delle realtà socio-economiche e produttive del Territorio.

Ribadisce infine:

- la propria delusione e contrarietà in ordine al fatto che nei provvedimenti adottati e in quelli annunciati fino ad oggi dal governo non ci sia nessun riconoscimento – e dunque nessuna misura premiale – per quelle università pubbliche che, come nel caso dell’Università degli Studi di Macerata, in questi anni hanno agito in modo virtuoso e si sono sforzate di operare ai fini di un costante miglioramento della qualità della didattica e dell’offerta formativa, del potenziamento della ricerca scientifica e del costante miglioramento dei servizi erogati agli studenti, puntando altresì a promuovere un sempre maggiore raccordo con le istituzioni e le realtà socio-economiche e produttive del territorio;

- ribadisce altresì la necessità e l’urgenza di provvedimenti legislativi volti a rilanciare il sistema delle università pubbliche e a qualificare sempre meglio, anche in prospettiva internazionale, la didattica e la ricerca negli atenei italiani, attraverso l’effettiva e integrale attuazione del principio dell’autonomia universitaria, l’erogazione di finanziamenti aggiuntivi rigorosamente collegati ai risultati raggiunti, l’introduzione di un sistema di valutazione degli atenei e delle attività didattiche e di ricerca che in essi si svolgono improntato a vero rigore ed effettiva trasparenza, l’adozione di un sistema di reclutamento dei docenti e di verifica della loro produttività scientifica e didattica in linea con gli standard internazionali ecc.

Alla luce di tali considerazioni e in continuità con le prese di posizione pubbliche già assunte nelle settimane precedenti dagli organi di governo dell’Ateneo, il Senato Accademico delibera:

- di autorizzare, fatta salva l’autonomia dei singoli docenti, la sospensione dell’attività didattica per l’intera giornata di mercoledì 29 ottobre 2008, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, in modo da consentire la più ampia partecipazione di tutte le componenti universitarie alle iniziative di discussione e di confronto sui sopra ricordati provvedimenti governativi;

- di autorizzare altresì un’assemblea pubblica di Ateneo da tenersi nella stessa mattinata del 29 ottobre 2008 presso l’Auditorium San Paolo, alla quale sono invitate a partecipare tutte le componenti universitarie.

NB – La delibera è stata approvata seduta stante, al fine di consentire la necessaria e doverosa comunicazione alle Facoltà, alle sedi distaccate, ai docenti e al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo.