lunedì 8 giugno 2009

Global University - Seminario internazionale a La Sapienza


Roma - giovedì 11 giugno - lettere in Onda presenta: Labour, Struggles and the Common within the Crisis. “Ciò che una volta era la fabbrica, ora lo è l’università. Dove una volta la fabbrica era un luogo paradigmatico di conflitto tra operai e capitalisti, così ora l’università è un luogo chiave del conflitto, dove la proprietà del sapere, la riproduzione della forza- lavoro, e la creazione di stratificazioni sociali e culturali sono tutte rimesse in gioco.”

Programma della giornata Aula1 Lettere e Filosofia La Sapienza:

10.00- 13.00- The rise of the Global University, and its Crisis

Introduction: Claudia Bernardi -Edufactory Collective
Andrew Ross- New York University
Stefano Harney- Queen Mary University of London
Morgan Adamson- University of Minnesota


14.30- 18.00- The Global Struggles within the Crisis

Introduction: Isabella Pinto, Lettere in Onda
Dillip Kumar Dash- University of Hyderbrad
Pedro Mendes Barbosa- Uninomade Brazil
Christopher Newfield- University of California Santa Barbara

Queen Mary University of London, School of Business and Management (Londra)
Anomalous wave, Lettere in Onda (Roma)
edu-factory (trasnational network)


“Ciò che una volta era la fabbrica, ora lo è l’università. Dove una volta la fabbrica era un luogo paradigmatico di conflitto tra operai e capitalisti, così ora l’università è un luogo chiave del conflitto, dove la proprietà del sapere, la riproduzione della forza- lavoro, e la creazione di stratificazioni sociali e culturali sono tutte rimesse in gioco.” Alcuni anni fa, nel suo manifesto, il collettivo edu-factory sottolineava la dimensione produttiva e conflittuale dell’università contemporanea.

Ma infatti, l`università non funziona esattamente come una fabbrica, e non abbiamo alcuna nostalgia delle lotte del passato. Quest’affermazione era piuttosto l’indicazione di un problema politico. Nelle incommensurabili differenze spaziali e temporali tra le attuali funzioni dell’università e quelle della fabbrica, quali sono le scommesse politiche di questo paragone? In altre parole: come il problema dell’organizzazione può essere ripensato in seguito alla dismissione delle forme tradizionali come i sindacati e i partiti politici?

Oggi la crisi economica ha aperto nuovi spazi per ripensare la funzione dell`università e della stessa produzione di sapere a livello globale. In altre parole, per ripensare l’ascesa della global university, come quella della sua crisi. Con il termine edu factory ci riferiamo a ciò come a una doppia crisi. Da un lato costituisce un’accelerazione di una crisi specifica dell`università che ne definisce la sua fine, il risultato inevitabile del suo status epistemologico ormai eroso. Dall`altro ci riferiamo alla crisi delle condizioni di lavoro postfordiste, crisi della misura e del valore, che serpeggiano nelle università stesse.

“Noi la crisi non la paghiamo”: questo è lo slogan dell’Onda Anomala che afferma il rifiuto a pagare la crisi economica e anche quella dell`università stessa. Questo slogan è stato tradotto in altre lotte, in differenti forme, ma con uno scopo comune. A partire da qui, vogliamo sottolineare questa doppia crisi da una prospettiva globale. Dall`India al Brasile, dagli USA all`Europa, focalizzando differenti esperienze per pensare la costruzione di uno spazio comune transnazionale di dibattito e azione.

Info:
www.edu-factory.org
www.uniriot.org

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