Un'istituzione, quella del G8, di cui i movimenti sociali degli ultimi anni hanno segnato storicamente l'illegittimità, l'istituzione simbolo del complesso di organismi sovranazionali che hanno determinato le politiche economico-sociali che sono all'origine della crisi e della recessione mondiale.
E' all'interno di questo quadro di governance globale che le autorità accademiche si candidano ad un ruolo di interlocutori, come rappresentanti istituzionali di quel sapere che si vorrebbe neutrale, oggettivo, pronto sul mercato.
Ma il sapere non è neutrale, ma sempre e necessariamente di parte. Lo ha dimostrato la forza collettiva dei percorsi di autoformazione, che dalle rovine hanno saputo costruire nuovi luoghi di produzione e condivisione del sapere, al centro del progetto di autoriforma dal basso dell'università.
Lo dimostra l'uso strumentale dei temi della sostenibilità ambientale ed ecologica ai quali si vorrebbe ispirato un summit che si rivolge proprio a chi ha prodotto devastazione e diseguaglianza su scala globale.
Nella crisi non c'è spazio per la sostenibilità: lo provano ogni giorno sulla loro pelle i ricercatori e i precari del sapere come i lavoratori licenziati e cassintegrati, tutti quei soggetti che animano la cooperazione sociale sui quali si vorrebbero scaricati costi e sacrifici di una crisi che governi, banche e istituzioni finanziarie hanno provocato.
Insostenibili, quindi. Come insostenibili sono le scelte a livello europeo sulla formazione e la ricerca, il percorso che dal processo di Bologna, passando per il 3+2 , fino ai tagli della legge 133 ha portato alla dismissione del sistema universitario nel nostro paese.
Come insostenibili sono le prime conseguenze dei tagli, che nell'ateneo maceratese hanno portato alla soppressione del corso di laurea magistrale in lettere classiche.
Alla “sostenibilità” della loro crisi, alle dinamiche di sottrazione di democrazia imposte dal governo della paura, rispondiamo rivendicando libertà e reddito, nuovo welfare e spazi di indipendenza.
Per le strade di Torino difenderemo il sapere come “bene comune” così come continueremo a difendere i territori minacciati dalla speculazione e dalla devastazione, i diritti e le libertà sotto l'attacco dell'autoritarismo securitario.
Blocchiamo il vertice, liberiamo il futuro!
Libertà e reddito contro la crisi!Onda Anomala Macerata
17/19 maggio - Torino Block G8 University summit!
Martedì 19 maggio - Manifestazione Nazionale
Infoline prenotazioni e partenza da Macerata:
tel 338/6465405 - email no133mc@gmail.com
- Vai al programma della tre giorni contro il G8
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