venerdì 20 marzo 2009

da Barcellona: arresti e cariche assurde contro gli studenti. La testimonianza di una ragazza dell'Onda maceratese a Barcellona.



mail a no133mc@gmail.com del 19/03/09

Ciao a tutt@,
ora vi posso dare un quadro più specifico di quanto è successo in
questi giorni.
Come vi avevo già accennato giovedì 12 c'è stata una grande
manifestazione di tutte le università di Barcellona, che si è conclusa
con l'occupazione della Pompeu Fabra. Il pomeriggio c'è stata
l'assemblea generale e di seguito le riunioni delle singole facoltà
per pianificare le azioni di lotta della settimana successiva. I
mossos hanno sgombrato il venerdì, approfittando di un momento di
minore affluenza. Fuori dall'edificio si trovava un gruppo di supporto
agli occupanti, che è stato anch'esso caricato. La giornata s'è
conclusa con l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale di un
ragazzo con precedenti. Tutto è taciuto fino al lunedì mattina, qundo
i ragazzi che occupano la sede del rettorato della UB, da ben quattro
mesi, hanno ricevuto l'avviso di sgombero. Il rettore ha autorizzato
l'entrata dei mossos qualora gli occupanti avessero interrotto
l'attività didattica. Dato che nel rettorato non ci sono evidentemente
lezioni, si è proseguita l'occupazione. Martedì sera c'è stata la
prima incursione: i mossos sono entrati ed hanno arrestato un ragazzo
che aveva raccolto e devoluto dei soldi per l'attività di protesta.
Nella notte tra martedì e mercoledì la situazione è precipitata. Alle
cinque della mattina i mossos sono nuovamente entrati ed hanno
sgombrato tutti gli occupanti, cinquantatre. I ragazzi hanno fatto
resistenza passiva, ma nonostante questo sono state arrestate nove
persone accusate di resistenza attiva, che i poliziotti hanno
continuato a picchiare una volta saliti sul cellulare. Alle nove della
mattina stessa gli studenti hanno organizzato un presidio davanti al
rettorato, con i libri in mano, e i mossos hanno nuovamente caricato,
colpendo in maniera indiscriminata e ferendo
diverse persone. Hanno arrestato altre due persone, con la medesima
accusa e con medesimo trattamento. I ragazzi hanno organizzato altri
due presidi alle undici e alle due, l'ultimo dei quali con la
partecipazione dei professori, e i mossos hanno continuato a
caricare, con la stessa violenza. Una volta dispersi gli studenti si
sono trovati davanti agli uffici dell'amministrazione dell'Università
e anche lì i mossos hanno caricato, da fermi, arrestando altre tre
persone. Un accanimento ed una violenza incomprensibili. C'è da
dire
che la sede del rettorato della UB è un pò il cuore nevralgico
dell'università di Barcellona, ed è per questo che c'è stata una
occupazione così prolungata, tanto più che è l'unica sede, insieme al
Raval, ad essere rimasta in centro. Nella serata c'è stato un
concentramento in Plaza Universitat ed è partito un corteo di
cinquemila persone per denunciare i gravissimi fatti accaduti nella
giornata. Lungo la via Laietana i mossos hanno accerchiato i
manifestanti ed hanno caricato ancora. Io non sapevo di quest'ultimo
corteo, e precisamente mentre scrivevo una mail a Emanuele, ho
sentito
un delirio di fuori. La scena che mi si è presentata è stata
allucinante:non so quanti poliziotti in antisommossa c'erano che
rincorrevano la gente lungo i vicoletti del barrio gotico, con una
ferocia assurda e incomprensibile. Per la strada il solito
corollario: cassonetti sventrati, scarpe, vetri rotti. Del numero degli
arrestati e feriti non sono sicura, l'unica cosa che sono riuscita a
sapere è che hanno ferito un ragazzino di dieci anni e diversi
giornalisti. A parte le immagini che sono passate nei telegiornali,
l'unica cosa che celermente si è apprestata a fare l'amministrazione
di Barcellona è stata quella di ripulire tutto il più in fretta
possibile, non sia mai che i turisti si accorgano di quello che
accade.
Oggi c'è stata una grandissima manifestazione di tutta la scuola, e
fortunatamente è stata tranquilla. C'era un grandissimo spezzone di
universitari, e si è risposto con forza alla criminosa repressione
subita. Venuta a conoscenza di quello che sta accadendo anche in
Italia, mi rendo conto di quanto sia generalizzato questo clima.
Ma si va avanti!
Un abbraccio

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